Oggi (25 luglio 2019) è un giorno che rimarrà nella storia della nostra città: Modena, tra i primi comuni in Italia, dichiara l’emergenza Climatica, accogliendo la richiesta del movimento Friday for Future di Modena.
Il 15 marzo il primo sciopero per il Clima (di cui abbiamo già scritto qui https://www.aspiswear.com/school-strike-4-climate-ovvero-fate-quello-che-dico-non-quello-che-faccio/) ha portato in piazza milioni di studenti e non in ogni parte del globo, ripetuto ancora più in grande il 24 maggio: 152 città in Italia e 130 stati nel Mondo hanno aderito.
Milioni e milioni di cittadini hanno urlato a gran voce per un cambiamento immediato, per salvare il nostro Pianeta, perchè i governi agiscano in questo senso, subito. Ciononostante alcune nazioni, tra cui l’Italia respingono la richiesta: il 5 luglio il senato italiano infatti boccia la proposta di dichiarazione di emergenza climatica.
Molte città in tutta Europa però iniziano però a dichiarare l’emergenza: questa presa di coscienza è il primo passo per rendersi conto che siamo parte del problema, e probabilmente ne siamo la causa primaria. La dichiarazione ha un enorme valore politico oltre che simbolico e porta inevitabilmente a decisioni nel breve periodo a favore dell’ecologia, del riciclo, di una città più pulita e meno inquinata.
Modena ha sforato già a marzo la quota annuale di pm10. Il problema è preoccupante non solo qui, ma in tutta la Pianura Padana, che a causa della propria vocazione produttiva e alla conformazione fisica del territorio è la regione più inquinata d’Europa.
Questo dato conferisce ancora maggior valore alla presa di coscienza di oggi.
Sempre più strati della società, in modo trasversale, ci chiedono un cambiamento.
Ormai è ovvio che ci dovremo adeguare e adattare a un cambiamento climatico, ma è necessario invertire con azioni concrete e sacrifici il trend.
I cambiamenti portano danni all’agricoltura, al turismo e alla vita stessa delle persone.
L’Italia è al secondo posto in Europa per perdita economica dovuta ai cambiamenti climatici. Le perdite in tutta Europa hanno superato i 436 miliardi di euro. Una cifra enorme.
E’ evidente che l’uso dei combustibili fossili abbiano ormai cambiato il nostro Pianeta, la nostra casa.
Dalla rivoluzione industriale la cultura della crescita come valore assoluto a discapito di ogni altro ci ha portato a questo punto. In Alaska, Groenlandia i ghiacci si sciolgono, in Siberia si sta sciogliendo anche il permafrost, liberando materiale radioattivo e virus che non saremo in grado di combattere.
Le priorità che devono guidare le azioni di governo riguardano il clima, i rifiuti e l’abbassam
ento dei livelli di Co2 e di polveri sottili.
Einstein sosteneva che non si può risolvere un problema allo stesso livello in cui il problema si è creato.
Occorre un cambio di mentalità immediato, seguito da un cambio di abitudini.
Modena in tutto questo da oggi sarà in prima linea.
Avia Pervia.
Davide pecorsri
Da dichiarazione ad impegno, da riconoscimento a perseveranza nel cambiamento, forza Modena!
Pietro Comeri
La nostra è una città meravigliosa